Voglio farvi una premessa: ho prima scoperto i libri e poi i suoi profili Instagram, quindi vi dico subito una cosa: se pensate che leggere i libri di Roberto Luigi Pagani sia leggere i libri di un influencer siete TOTALMENTE fuori strada.
Pagani è laureato in studi medievali islandesi e anche in lingue scandinave, ha un dottorato in linguistica e paleografia islandese e insegna all’Università di Reykjavík lingua e grammatica islandese. Per scrivere tutto il suo curriculum non mi bastano i caratteri di Instagram e voglio avere lo spazio per parlarvi dei suoi libri.
In “Un italiano in Islanda” racconta l’isola e le sue storie mescolando anche la sua esperienza e raccontando come è arrivato a vivere lì. E’ un libro scorrevole ma ricchissimo di nozioni storiche e informazioni fondamentali per chi decide di andare in Islanda. (Io ho l’edizione aggiornata di Sperling&Kupfer)


“Il grande libro del folklore islandese” invece è il mio pane. Sono in fissa pienissima sul folklore e sto cercando di recuperare più libri possibili di vari paesi e questo non è solo un libro di miti e leggende, ma è una raccolta pazzesca di storie della tradizione islandese arricchite dalle spiegazioni e dai racconti dell’autore, che nella parte iniziale ci fa un’introduzione alla lingua e alla cultura che solitamente non si trovano in queste raccolte e quindi, cosa posso dire se non che mi ha entusiasmato come nessun altro libro sull’Islanda? (edito Mondadori)
Pagani è un pozzo di sapere. Se non sapessi chi è, penserei ad una sorta di Albus Silente che con il calamaio scrive cose che ha imparato nei suoi 250 anni di vita e invece è “solo” uno che ha 34 anni e che si è fatto un mazzo grande come una casa per fare quello che fa.
Chapeau.
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